Biografia
Mauro Bobbo nasce nel 1977 e cresce nel contesto della Riviera del Brenta, tra Venezia e Padova.
Si iscrive al Liceo Artistico di Venezia. Diplomatosi, si iscrive alla Scuola Italiana di Design di Padova (SID), diventando un designer e dove impara a mettere in opera la fase analitica della propria creatività.
Oggi vive a Mira e lavora come Project Manager presso Punto Ciemme Arreda, azienda specializzata in showroom e stand fieristici che lavora a livello internazionale.
Il suo percorso artistico spazia ampiamente, partendo dalla pittura ed approdando all’utilizzo di arti plastiche.
L’artista predilige una forte matericità ed un rapporto fisico con i supporti con cui interagisce. Usa colori ad olio, acrilici, resine siliconiche e poliestere, colate in gesso e diplast, modella con creta ed argilla.
Dal 2003 collabora con il gruppo di artisti ed amici THE L'ETEREAL, con il quale ha organizzato svariate mostre tra Venezia e Padova.
Unità Polimateriche è un percorso di studio nato negli anni ‘90, approcciando diversi tipi di
materiali amalgamandoli assieme, unendoli senza stravolgerne l’essenza.
L’intenzione è di rimodellare e riqualificare elementi comuni, di utilizzo quotidiano, aumentandone il
valore. Lo scopo è di avvicinarsi alle forme anatomiche del corpo umano utilizzando elementi biologici
come il legno.
Materiali spesso recuperati da situazioni di abbandono, a volte trasportati dall’acqua del mare.
Elementi un tempo vivi, che con il passare degli anni, hanno cominciato a degradarsi ed a deformarsi,
ma che posseggono ancora un significato interiore. Perciò, il lavoro di produzione artistica, non è altro
che un modo di far emergere quei significati già presenti nei materiali stessi.
La realizzazione di forme anatomiche attraverso il materiale ligneo scaturisce dal parallelismo tra
uomo e natura, tra essere e materia. L’uomo e la natura condividono quella linfa vitale che genera,
crea, muore e ritorna alla natura.
Le unità polimateriche non sono nient’altro che una fotografia tridimensionale dei processi naturali di
vita e di morte. Dobbiamo convivere e condividere per vivere. Questa è l’alchimia trasmessa da queste
forme ibride colorate: “ogni albero, ogni tronco, ogni persona ha una storia, una storia da raccontare,
una storia per far sognare”