Associazione Arti Visive
Riviera del Brenta

Lorenzo Birello


Critiche d'Arte


Gabriella Niero 2011


Il paesaggio porta dentro di sé tanta vita. Forse perché è il luogo dei ricordi, della memoria, delle esperienze vissute. Ma è anche lo spazio della scoperta, della rivelazione, delle atmosfere che cambiano di continuo lasciando lo spettatore meravigliato, stupito di fronte a tanta bellezza. Lorenzo Birello è un osservatore attento , attratto soprattutto dal senso di infinito regalatoci dalla natura, dal silenzio diffuso che accompagna ogni particolare, dai riflessi di luce che usati sapientemente ci regalano sempre una nuova immagine nitida, sospesa, romantica. Indimenticabili i ”Covoni” di Birello, gli accumuli di fieno seccati al sole, la loro forma pura che si staglia nel campo appena falciato; le case coloniche screziate dal tempo presenze indomabili ai cambiamenti del contemporaneo; dolci e suadenti le rive della Brenta, il fiume conosciuto dall'autore

A guidare la mano di Lorenzo Birello è la grande scuola degli Impressionisti “vecchia maniera" ovvero il tocco leggero e puntiglioso di Sisley e Monet più che la materia densa e costruttiva di Cézanne, la pennellata che si stempera delicatamente sulle forme e si fonde con l'aria è il segno indelebile di un modo di vedere la realtà che non ha eguali forse perché rispecchia la riflessione sui rapporti armoniosi delle cose, la loro evoluzione formale davanti agli occhi del pittore, la terra che diventa cielo, il cielo che diventa acqua.

E poi la misura, la sintesi, la capacità dell’autore di togliere i dettagli inutili, di reinventare l'immagine che appare sempre nuova davanti al nostro sguardo, definita nelle curate trasparenze dell'acquerello o vibrante di luce quando prende vita nell'olio. Sempre ed ovunque un senso di estatica contemplazione, di incanto di fronte alla bellezza, quasi di commozione sentimentale.

In fondo Lorenzo Birello è proprio così: un pittore che viaggia nella sfera limpida del sentimento , diretto e sincero come i suoi cieli tersi ed infiniti.


Gabriella Niero - 2010


La lunga esperienza conduce il pittore a una costante ricerca della poesia nel paesaggio. Il tocco lieve ed i colori dilatati sono le componenti più incisive per raggiungere questo effetto che viene accentuato dagli ampi orizzonti e dai riflessi argentei dell'atmosfera.





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